Make Your Own Journey: esperienza didattica a Cambridge per Le Verdi Note

Ci presentiamo: siamo Miriana e Maria Raffaella, due ragazze diventate amiche grazie alla musica che ci ha portato ad entrare a far parte del coro “Le Verdi Note dell’Antoniano”.

Siamo partite per Cambridge con il “cuore nel bagaglio a mano”, senza sapere cosa realmente ci stesse aspettando. I testi delle canzoni un po’ stropicciati in tasca e con essi le nostre emozioni. 

Il nostro scopo: portare ai bambini delle scuole primarie di Wheatfields Primary School in St.Ives Cambridgeshire e St.Alban’s Catholic Primary School in Cambridge un messaggio di amicizia, fratellanza e pace grazie al linguaggio universale della musica.

Da sinistra: Miriana Natali e Maria Raffella Stefani, del coro “Le Verdi Note” dell’Antoniano

Il nostro viaggio è cominciato da Bologna: qui, l’insegnante Maria Carmen Triola (in forza al Consolato Generale d’Italia a Londra dal 2012 ad oggi) ci ha invitate a partecipare attivamente alle sue lezioni di italiano a Cambridge.

A questo punto, abbiamo pensato al progetto: volevamo riuscire a trasmettere ai bambini valori fondamentali, ma con parole semplici che anche loro avrebbero compreso con facilità. 

Sono stati allora proposti due estratti di canzoni in italiano “Ciao Amico” dello Zecchino d’Oro e “Stagioni d’amore” dal musical Rent; abbiamo inoltre deciso di recitare una poesia di Gianni Rodari “Dopo la pioggia viene il sereno”.

A conclusione dell’incontro è stato mostrato il video del nuovo singolo delle Verdi Note dell’Antoniano “Traccia la tua rotta”, inno ufficiale della manifestazione Estate Ragazzi (che coinvolge ogni anno nella regione Emilia Romagna circa 20.000 bambini di oltre 150 parrocchie, oratori e non solo).

La prima canzone “Ciao amico” contiene nel testo parole semplici, ma allo stesso tempo “chiave”, quali speranza, fratellanza, affetto, amore.

Abbiamo trascritto queste parole chiave alla lavagna, con la relativa traduzione in inglese, in modo che i bambini riuscissero a copiarle sul loro quaderno e ad impararle.

Con “Stagioni d’amore”, si è invece cercato di riflettere sul valore del tempo poiché non puoi misurare la vita in minuti, secondi o in ore: la vita, si misura in amore. 

Le canzoni sono state intervallate dalla recitazione di “Dopo la pioggia viene il sereno”, poesia di G. Rodari; in particolare modo ci siamo volute concentrare sugli ultimi versi della poesia “Sarebbe una festa per tutta la terra, fare la pace prima della guerra”.

Tali versi sono stati scritti alla lavagna ed i bambini, partendo da questa frase, hanno disegnato alcuni degli elementi predominanti nella poesia quali l’arcobaleno ed un ponte imbandierato a rappresentare la pace.

Per concludere, un entusiasmante video di pirati, approdati in una spiaggia e alla ricerca della propria rotta!

Make your own journey” è stata la traduzione fatta per il titolo del video “Traccia la tua rotta”.

Terminata la visione del video abbiamo chiesto ai bambini quale fosse secondo loro il messaggio che voleva trasmettere questa canzone e siamo rimaste piacevolmente sorprese nello scoprire quanto i bambini, nonostante il testo sia interamente in italiano, avessero compreso fino in fondo il significato di “Traccia la tua rotta”.

Il progetto ci ha viste impegnate per due giorni consecutivi: il pomeriggio dell’11 luglio con una classe nella scuola di St.Alban’s Catholic e l’intera giornata del 12 luglio con ben cinque classi nella scuola primaria Wheatfields Primary School.

Nell’ultima scuola citata, abbiamo avuto il privilegio di partecipare all’Assemblea d’Istituto, dove ben 260 bambini sono stati in grado di imparare in meno di cinque minuti la canzone “Ciao Amico”, cantandola poi tutti insieme e battendo le mani a tempo.

E’ poco dire che l’entusiasmo dei bambini ci ha travolte: il loro interesse nell’incontrare persone che vengono da un paese diverso e l’impegno nel porci domande sforzandosi di parlare in italiano ci ha lasciate senza parole. 

I bambini sono stati inoltre contenti di poter partecipare cantando e battendo le mani, di cimentarsi nella traduzione in inglese di parole italiane e viceversa e anche per noi è stato interessante confrontarci con gli insegnanti ed il resto del personale che lavora in queste scuole.

Questa esperienza ci ha permesso di comprendere come la lingua sia solo un mezzo per comunicare e, per quanto sia più immediato capirsi se si parla la stessa lingua, per chi vuole trasmettere valori come l’amicizia e l’amore, non esistono confini o limiti.

Miriana Natali, Maria Raffaella Stefani